Inquadramento storico

La Kriegskarte austriaca datata 1798-1805 evidenzia un territorio liminale terracqueo con valli da pesca e saline, territorio che verrà successivamente bonificato fino alla attuale demarcazione litoranea.

Area

Paesaggio

L’insediamento urbano di Caorle è un insediamento di antica fondazione romana, attualmente compreso tra la fascia costiera adriatica e il fiume Livenza ed oggi meta turistica balneare. Il territorio interno, in parte frutto della bonifica del primo ‘900, ha funzione prevalentemente agricola. Il progetto ha specificatamente analizzato il tema degli allagamenti in area urbana di Caorle Centro e Porto S. Margherita, all’interno del più ampio Piano delle Acque redatto dal Consorzio di Bonifica Veneto  Orientale. Esso prevede l’utilizzo di invasi di laminazione delle acque metoeriche superficiali in forma di parchi ed aree verdi in grado di raccogliere e trattenere le acque piovane eccessive.

L’insediamento di Caorle Porto S. Margherita è già caratterizzato da diffuso verde pubblico che il progetto rivisita in chiave idraulica e paesaggistica, soprattutto nelle zone soggette ad allagamento temporaneo.

Concept

 

Il Piano delle Acque è lo strumento analitico più efficace per individuare le sofferenze idrauliche che affliggono un territorio locale, definendo uno scenario completo e coerente di micro e macro criticità, che comprende sia il pericolo di esondazioni dei corsi d’acqua, sia le difficoltà di deflusso di aree depresse, sia l’insufficienza dimensionale delle reti meteoriche, sia la scarsa manutenzione e il degrado delle condotte, dei manufatti, delle fossazioni.

Il Piano Regolatore delle Acque, ai sensi dell’art. 15 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTCP della Provincia di Venezia, ora città Metropolitana di Venezia,  fornisce indirizzi e normative, finalizzati ad una pianificazione territoriale più consapevole e sostenibile, che deve:

  • dettare prescrizioni specifiche sui progetti e sulle azioni che comportano una qualunque trasformazione del territorio;
  • tutelare e valorizzare un patrimonio collettivo di trascurato valore naturalistico e paesaggistico;
  • conciliare la legittima vocazione allo sviluppo di un territorio e la necessità della sua sicurezza.

Informazioni e normativa qui

Progetto

Il metodo della laminazione delle acqua a cielo aperto nello specifico dei due casi di studio di Caorle, è un sistema di raccolta delle acque meteoriche, collaborante con la rete generalmente tombinata. Gli invasi di laminazione assumono varie forme e dimensioni in relazione al contesto. Possono essere di dimensioni ridotte come nel caso proposto di Viale Cherso, oppure possono occupare intere zone verdi come nel Parco dello Scorpione. Visti i limiti dello spazio costruito contemporaneo di tipo sia urbano che periurbano diffuso, è utile progettare parchi fruibili  dalle persone nella maggior parte del tempo e che, solo saltuariamente (in relazione ai tempi di ritorno dell’evento meteorico e in base agli obiettivi di progetto) sono in grado di costituire aree di laminazione durante le piogge di maggior portata per tornare ad essere asciutte quando la rete ha esaurito il deflusso idraulico.

Conclusioni

Gli invasi di laminazione a cielo aperto nei luoghi in cui il terreno e le superfici lo consentono, rappresentano utili soluzioni con molteplici benefici. Di fatto sono sistemi idraulici che possono ospitare un volume d’acqua variabile (seppur non illimitato) e che possono essere modificati in aumento o riduzione nel tempo con operazioni di scavo. Gli spazi di espansione idraulica sono inoltre opportunità di ridisegno dello spazio urbano che, come nel caso di Caorle, possono dare luogo ad uno o più interventi da progettare a sistema. Pertanto la rete delle acque meteoriche  che parzialmente emerge offre l’occasione per progettare nuovi sistemi di parchiInfine, e non ultimo per importanza, le aree di laminazione realizzate con opere di paesaggio consentono di portare nel tessuto urbano nuova naturalità, migliorando la qualità ambientale nel costruito.

Gli ambiti verdi individuati, previa risagomatura e adattamento dei collegamenti idraulici, possono offrire all’ambito residenziale in esame la funzione di volano idraulico per le fasi più acute della piena, consentendo l’allagamento temporaneo. La progettazione dei collegamenti dovrà naturalmente favorire l’allagamento delle aree solo per eventi meteorici di carattere eccezionale, e quindi prevedere una finestra a sfioro della condotta esistente, così da poter mantenere l’area normalmente asciutta.